GIORNATA DELLA MEMORIA, BRUNO MACCALLINI IN SCENA AL TEATRO TORLONIA

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Il progetto fa parte di Memoria genera Futuro, il programma di appuntamenti promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria 2023.

“Stasera ho deciso di venirmi a trovare per fare due chiacchiere con me stesso” è lo spettacolo di Antonella Ottai e Bruno Maccallini, liberamente tratto dalle opere di Fritz Grünbaum, che andrà in scena al Teatro Torlonia a Roma il 28 gennaio, inserito nel programma di appuntamenti “Memoria genera Futuro”, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria 2023.

BIGLIETTI DISPONIBILI QUI

Prima di affrontare il pubblico, Io, il Grünbaum, parlo sempre con me stesso: non è che parlo da solo, parlo con l’altro me ed è proprio lui che si beve tutto il fiele che mi esce fuori. Perché? Il fatto è che il mio dentro è arrabbiato con il mio fuori.

STASERA HO DECISO DI VENIRMI A TROVARE PER FARE DUE CHIACCHIERE CON ME STESSO

di Antonella Ottai e Bruno Maccallini, liberamente tratto dalle opere di Fritz Grünbaum, con Bruno Maccallini, Musiche di Pino Cangialosi, Eseguite da Livia Cangialosi

Sabato 28 gennaio 2023 – Ore 20:00

Teatro Torlonia

Via Lazzaro Spallanzani 1A – Roma

(Villa Torlonia)

Ingresso: € 15,00 (intero) – € 10,00 (ridotto)

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Fabio Fanelli
Una cosa che adoro del mio lavoro, è l'importanza che si deve dare al servizio offerto. Meno spazio alle classifiche di chi ha più follower, più mi piace, più visualizzazioni, l'informazione è una cosa seria. La capacità di dialogo, di interazione e di corretto utilizzo delle varie piattaforme sono il segnale che la rivoluzione del mestiere del giornalista è in corso.
Fabio Fanelli
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Fabio Fanelli

Una cosa che adoro del mio lavoro, è l'importanza che si deve dare al servizio offerto. Meno spazio alle classifiche di chi ha più follower, più mi piace, più visualizzazioni, l'informazione è una cosa seria. La capacità di dialogo, di interazione e di corretto utilizzo delle varie piattaforme sono il segnale che la rivoluzione del mestiere del giornalista è in corso.

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